Usa manifestazione dopo la morte di Floyd 

A proposito di quanto sta accadendo negli Usa in questi giorni a seguito dell’uccisione di George Floyd e dello squallore dei pensatori di sinistra in Occidente.

Il 16 febbraio 1917, Rosa Luxemburg scriveva a Mathilde Wurm, sua amica e compagna:

«[…] Non c’è nulla di più mutevole della psicologia umana. Soprattutto la psiche delle masse racchiude in sé, come “thàlatta”, il mare eterno, tutte le possibilità allo stato latente: mortale bonaccia e bufera urlante, la più abbietta vigliaccheria ed il più selvaggio eroismo. La massa è sempre quello che deve essere a seconda delle circostanze storiche, ed è sempre sul punto di diventare qualcosa di totalmente diverso da quello che sembra. Bel capitano sarebbe uno che dirigesse il corso della nave solamente in base

all'aspetto momentaneo della superficie delle acque e che non sapesse prevedere l’arrivo delle tempeste in base ai segni del cielo e del mare. Bambina mia, essere “delusi dalle masse” è sempre il peggiore attestato delle qualità di un capo politico. Un dirigente in grande stile regola la sua tattica non in base all'umore momentaneo delle masse, ma in base a leggi eterne dello sviluppo, si attiene alla sua tattica a dispetto di qualunque delusione e quanto al resto lascia tranquillamente che la storia porti a maturazione la sua opera».

   Ribadisco la tesi di fondo: il modo di produzione capitalistico è entrato in una fase completamente diversa, da interludio torbido, dove si alternano continuamente fatti contraddittori aventi tutti il senso obbligato delle difficoltà del suo movimento storico avviato verso un caotico collasso, i cui esiti non sono scontati. Di certo si può solo affermare che non è più possibile riprodurre lo stesso modo di produzione con le stesse leggi di funzionamento.

   Anche questo straordinario movimento generato dall'uccisione di George Floyd rifluirà, salvo improvvise e augurabili estensioni magari in Europa, ma ormai è chiara la tendenza generale alla totale destabilizzazione dell’intero sistema produttivo e le ondate rivoluzionarie si susseguiranno a intervalli sempre più brevi.

Le masse oppresse e sfruttate di tutto il mondo potranno finalmente guardare al futuro con maggiore fiducia di estirpare definitivamente le leggi dello sfruttamento che hanno regolato per 500 anni i rapporti fra gli uomini.

Michele Castaldo

Roma 31 maggio 2020

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Da Marx a Marx
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Autore Michele Castaldo

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